Il paesaggio extra urbano delle Terre del Primitivo non è sempre stato così come appare oggi. Il paesaggio rurale si è modificato nel tempo. Un tempo ricco di masserie brulicanti di vita, molte delle quali scomparse.
Descrizione
Grazie ad antiche mappe, documenti d'archivio e vecchie foto, è possibile ricostruire un paesaggio extra urbano che non c'è più. I cambiamenti nelle masserie, chiesette, edicole votive ed altri elementi dell'architettura cosiddetta minore, nonché monumenti particolari come le "specchie", ci raccontano uno spaccato della nostra storia.
Sezione
Periodi storici, arte e cultura, siti archeologici
L’agro di Avetrana, custodisce un importante patrimonio di masserie che raccontano la storia agricola e sociale del territorio. Questi complessi rurali, nati tra il XVII e il XIX secolo, erano centri di produzione e gestione dei fondi agricoli, spesso autosufficienti e abitati da famiglie di contadini e braccianti. Le masserie sorgevano in punti strategici per il controllo del territorio e per la vicinanza ai campi coltivati, alla macchia mediterranea o ai percorsi di transumanza. Alcune di esse, come Masseria La Marina, si trovano nei pressi della costa e avevano anche funzioni di avvistamento o difesa. Masseria Bosco è tra le più antiche e conserva elementi architettonici che indicano una funzione anche residenziale per i proprietari. Altre, come Masseria Scasserba e Masseria Maviglia, erano centri produttivi con stalle, cisterne, frantoi e granai. Queste strutture erano spesso fortificate, con muri a secco, torri di guardia e cortili chiusi per difendersi dalle incursioni. Le masserie non erano solo luoghi di lavoro, ma anche centri sociali e religiosi: molte possedevano piccole cappelle e partecipavano alla vita delle campagne circostanti. Alcune erano legate a famiglie nobili o ordini religiosi, come nel caso della Masseria della Madonna del Casale. Oggi molte di queste masserie sono abbandonate, ma alcune sono state recuperate e trasformate in agriturismi o residenze turistiche, contribuendo alla valorizzazione del paesaggio rurale. La loro presenza rappresenta una testimonianza concreta della cultura contadina e del rapporto millenario tra uomo e terra in questo angolo di Puglia. Con le loro architetture sobrie ma imponenti, continuano a raccontare storie di fatica, identità e tradizioni.
In località Padreterno a circa 1km dal centro di Erchie vi è ubicata l’antica Grotta Messapica denominata dell’Annunziata. Costruita tra il V- IV secolo a.C. durante appunto il periodo messapico. Fu rifugio dei monaci Basiliani tra il X e XI secolo d.C.
Si vedono diverse immagini riprese da un pilota americano che ci mostrano sia come si organizzavano le missioni aeree, ma anche la comunione fra i soldati statunitensi e i cittadini del luogo quando avevo del tempo libero, particolare interessante si vede quando vanno a conoscere una famiglia che abitava in una masseria del territorio fra Manduria e Oria, oggi scomparsa.
La collina denominata Li Castelli è ubicata a circa 5 km a S di Manduria, lungo la strada che porta alla località costiera di S. Pietro in Bevagna. Le prime tracce d’insediamento sull’altura risalgono al Neolitico. Dopo un lungo intervallo, l’altura torna ad essere frequentata a partire dalla seconda metà dell’VIII secolo a.C. Il villaggio iapigio, localizzato sulla sommità dell’altura, conosce una importante trasformazione già nel VI secolo a.C., periodo al quale si data il primo impianto della cerchia muraria più antica, che recinge la parte più alta della collina. Successivamente, tra il IV ed il III secolo a.C. l’insediamento conosce un notevole sviluppo in senso urbano, il cui aspetto più evidente è costituito dalla realizzazione di due ulteriori cerchie murarie concentriche. L’insediamento sembra essere abbandonato a partire dal III secolo a.C.
Il fonte pliniano di Manduria è una sorgente d'acqua dolce situata nei pressi delle antiche mura della città messapica di Manduria, in Puglia. Prende il nome da Plinio il Vecchio, che la menziona nella sua Naturalis Historia. L'acqua della sorgente era considerata perenne e pura, tanto da non variare mai il suo livello, anche in tempo di siccità. Questo luogo, ricco di storia e leggenda, era già noto in epoca romana e simboleggiava per i locali un legame profondo tra natura e sacralità. Ancora oggi è visitabile e rappresenta una testimonianza importante del passato della regione.
LA STAZIONE ROMANA DI CONTRADA PUZZU UELU
Il sito è vicinissimo all'antico tracciato dell'Appia antica, l'ultimo tratto che collegava Roma e Brindisi, passando l’antica Taranto. Molto probabilmente tutti i soldati, che facevano la spola tra l'Italia e le province, passavano da qui. Addirittura Giulio Cesare e Cleopatra. È ancora visibile la traccia profonda lasciata dai carri nella roccia in contrada Puzzu Uelu, dove è ben riscontrabile un complesso sistema viario a doppia corsia e deviazione, in prossimità di un pozzo scavato nella roccia, miracolosamente salvo, con annessi abbeveratoi per i cavalli e per i soldati. Insomma una "stazione romana".
IL TESORETTO DI MARUGGIO
In agro di Maruggio, in una località non precisata, fu rinvenuto un gruzzolo di monete inventariate IGCH 1914. Esse furono rinvenute nel 1905 e sono costituite da 48 esemplari in argento delle zecche di Tarentum, Meapontum, Sybaris, Thurium, Velia, Caulonia e Croton. Data di occultamento: 380 a.C. Del nucleo originale si conservano 36 esemplari, oggi conservati nel tesoriere presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto.
La tonnara di Torre Ovo sorge nelle immediate vicinanze dell’omonima torre ed è costituita da un edificio usato nell’immediato dopoguerra da un gruppo di pescatori del luogo, per poi essere chiusa e riattivata dal 1960 al 1966.
I tonni pescati, del tipo tonno rosso, venivano selezionati in base al loro peso ed inviati nel canale di Sicilia presso una fabbrica di lavorazione di tonni o venduti nei mercati locali. All’interno dell’edificio c’era “lu trajellu” (=corda di sostegno), “lu picciulu” (= piccola camera dove i tonni erano depositati dopo la pesca), “la cammira ti la morti”(= la camera, stanza dove venivano puliti i tonni).
La foto, datata 1955, ritrae in primo piano uno squalo smeriglio pescato nella tonnara di Torre Ovo, con pescatori e contadini della zona.
Insieme a Librari e Trullo di Mare costituisce la marina di Torricella, anche se è amministrativamente parte del comune di Maruggio.
Edificata nel 1473 nell’allora feudo di Maruggio come sistema difensivo contro i Saraceni e di altezza di 15 m, fu utilizzata nel 1900 come torre d’avvistamento nella seconda guerra mondiale, per questo nella spiaggia vicina si possono notare altre piccole torrette. Il suo mare custodisce i resti di una delle più antiche attività pescherecce del Mediterraneo, ovvero la tonnara, nonché di un antico porto.
“… lontano da detto fiume Ostone vi è la Torre del Monte dell’Ovo, la quale è sita in un capo, dove si innalza alquanto la terra, detto il capo, e il Monte dell’Uovo, dalla figura ovale, al quale si viene per dirittura ingolfando la navigazione di Gallipoli”.
Titolo: Uggiano Montefusco ed il suo diruto castello (note e documenti)
Autori: Primaldo Coco
Data di pubblicazione: 1914
Editore: Lecce, Stab. Tip. Giurdignano
Argomenti: Storia e Tradizioni
Titolo: Cenni storici di Sava
Autori: Primaldo Coco
Data di pubblicazione: 1915
Editore: Lecce, tipografia Giurdignano, ried. Marzo Editore Manduria, 1984
Argomenti: Storia e Tradizioni
Titolo: Porte urbane nelle province di Brindisi, Taranto e Lecce
Autori: Bruno Perretti
Data di pubblicazione: 1997
Editore: Barbieri
Argomenti: Storia e Tradizioni
Titolo: Il santuario di San Pietro in Bevagna dipendente dei PP. Benedettini di Anversa
Autori: di Primaldo Coco
Data di pubblicazione: 1915
Editore: Tipografia Martinelli
Argomenti: Storia e Tradizioni
Titolo: Maria Giulia Troiani e il monastero delle Servite di Manduria
Autori: Antonio Pasanisi
Data di pubblicazione: 2005
Editore: Caforio
Argomenti: Storia e Tradizioni
Titolo: Un Parco Archeologico per la città
Autori: Franco Minissi, Roberto Bozza
Data di pubblicazione: 1988
Editore: Regione Puglia C.R.E.S.C. TA/55 MANDURIA
Argomenti: Storia e Tradizioni
Il volume riporta gli atti dell'omonimo convegno di studi tenutosi nel novembre 1988. Franco Minissi e Roberto Bozza si occupano specificatamente degli aspetti tecnici del progetto di costituzione di un parco archeologico finalmente in grado di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale cittadino: dalle mura megalitiche al fossato, dalla Chiesa della SS. Croce al Cimitero Vecchio, dal “fonte pliniano” alla chiesa di San Pietro Mandurino, alla zona archeologica dei “Castelli”. Una ricca documentazione grafica e fotografica – unitamente a interventi di addetti ai lavori e non nel dibattito conclusivo del convegno – completa poi la pubblicazione: che si chiude con una relazione sul campo scuola di archeologia realizzato nel 1987.
Titolo: Un erudito manduriano fra XVIII e XIX secolo. Giuseppe Pacelli e la sua operetta sull'antica città di Manduria
Autori: Elio Dimitri
Data di pubblicazione: 2002
Editore: Barbieri
Argomenti: Storia e Tradizioni
Titolo: Testimonianze cristiane nel territorio rurale di Manduria
Autori: Bruno Perretti
Data di pubblicazione: 2002
Editore: Barbieri
Argomenti: Storia e Tradizioni
Titolo: Progetto per un Parco Archeologico
Autori: Arcangelo Alessio, Antonio Perretti, Nino Lavermicocca e Marcello Benedettelli
Data di pubblicazione: 1986
Editore: Regione Puglia C.R.E.S.C. TA/55 MANDURIA
Argomenti: Storia e Tradizioni
Realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e quella ai Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici della Puglia, oltre che con l'Amministrazione Comunale di Manduria, il volume pubblica gli atti del convegno di studi del 1986, sul tema della valorizzazione del patrimonio archeologico relativo alla civiltà messapica. Quattro interventi: necropoli e mura megalitiche; pliniano; chiesa e cripta di S. Pietro Mandurino; costituzione di un parco archeologico.
Titolo: Per gioco III (articoli 2015-2016)
Autori: Nicola Morrone
Data di pubblicazione: 2015
Editore: Ass. Cult. Note al Margine
Argomenti: Storia e Tradizioni
Titolo: Per gioco II (articoli 2012-2015)
Autori: Nicola Morrone
Data di pubblicazione: 2015
Editore: Ass. Cult. Note al Margine
Argomenti: Storia e Tradizioni
Titolo: Per gioco (articoli 2002-2012)
Autori: Nicola Morrone
Data di pubblicazione: 2012
Editore: Ass. Cult. Note al Margine
Argomenti: Storia e Tradizioni