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Titolo
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Torricella
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Descrizione
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La nascita del borgo di Torricella affonda le radici in una narrazione popolare: si racconta che un gruppo di agricoltori e pastori, in fuga dai continui attacchi dei pirati lungo le coste ioniche, si rifugiò nell’entroterra alla ricerca di un luogo più sicuro. Fu così che sorse l’abitato, divenuto col tempo un centro stabile e vitale.
Nel XII secolo, sul territorio venne edificata la suggestiva Cripta della Santissima Trinità, testimone dell’antica spiritualità della zona. Nei secoli successivi, e in particolare nel XVI secolo, presero forma le opere di costruzione del castello, ultimato presumibilmente nel 1582, oggi simbolo monumentale del paese.
Con l’abolizione dei diritti feudali nel 1806, Torricella perse la propria autonomia, divenendo prima dipendenza di Sava e successivamente di Lizzano. Solo il 31 luglio 1954, il paese ottenne finalmente la sua piena autonomia amministrativa.
Ancora oggi, la vita del borgo è legata ai ritmi antichi della terra, fra coltivazioni, gesti rituali e un profondo senso di appartenenza. Il paese si stringe attorno al maestoso castello a cinque torri, che conserva intatto il fascino cinquecentesco, nonostante i restauri subiti nel tempo.
Arrivando dal mare, si incontra la Torre dell’Ovo, una delle numerose torri costiere aragonese erette nel XVI secolo lungo tutta la Terra d’Otranto per difendere il litorale. Di fronte a essa, resti archeologici riportano alla luce la pavimentazione di una villa romana, testimoniando la millenaria occupazione dell’area. Poco distante si trovano i resti di una tonnara, memoria delle antiche attività marinare.
Tra i simboli più recenti vi è la Torre dell’Orologio, legata alla figura del vice podestà Paolo Franzoso, che ne promosse l’erezione nel 1925. La struttura, risalente al XVII secolo, ha sempre fatto parte dell’attigua dimora nobiliare sul lato destro, consolidando la sua presenza nel paesaggio urbano.
Al centro del borgo si erge il Castello Muscettola, dall’impianto architettonico elegante e armonioso, terminato — secondo un’iscrizione — nel 1582. Acquistato nel 1917 dalla famiglia Turco, fu ampliato e abitato dai suoi eredi per lungo tempo. Successivamente, a causa del deterioramento strutturale, il castello fu acquisito dal Comune, che ne ha curato il restauro conservativo.
La Chiesa della Madonna del Rosario, edificata nel 1700, rappresenta il cuore della spiritualità locale. È sede dell’omonima congregazione, fondata nel 1776. Esternamente semplice, l’interno custodisce un altare maggiore decorato da putti e capitelli corinzi, una statua lignea della Madonna e una pregevole tela settecentesca raffigurante la Vergine con San Domenico e Santa Caterina, incorniciata da figure di nobili oranti.
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Sezione
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comune