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Titolo
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Sava
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Descrizione
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La prima attestazione scritta dell’esistenza di un insediamento chiamato Sava risale al 1417, in un documento emanato dalla regina di Napoli Giovanna II, nel quale sono elencate le terre annesse al Principato di Taranto, feudo della nobile famiglia Orsini Del Balzo.
L’insediamento nacque probabilmente verso la fine del XIV secolo, in seguito alla distruzione, avvenuta nel 1378, di alcuni casali vicini – Aliano, Pasano e Santa Maria di Bagnolo – devastati dalle scorrerie durante le guerre di successione tra Angioini e Aragonesi. Molti abitanti trovarono rifugio in una zona più sicura chiamata “i Castelli”, da cui avrebbe avuto origine il nuovo centro abitato.
Tra il 1450 e il 1460, anche Sava subì nuovi attacchi e venne temporaneamente abbandonata, finché fu ripopolata da gruppi di albanesi guidati dal condottiero Giorgio Castriota Skanderbeg, che trovarono stabile dimora nel territorio.
Dal 1520 al 1630, il feudo di Sava e i suffeudi di Aliano e Pasano furono acquistati dai baroni leccesi Prato. Alla morte dell’ultima erede diretta, Ippolita Prato, che aveva lasciato parte dei propri beni alla Compagnia di Gesù, si aprì una lunga disputa legale tra gli eredi e i gesuiti. La controversia si concluse nel 1743, con l’approvazione del re Carlo di Borbone, a favore della Compagnia, che già amministrava di fatto il feudo.
Con la soppressione dell’ordine gesuita nel 1767, la baronia fu dichiarata terra regia e posta sotto il controllo diretto della monarchia. Nel 1798, l’ultimo feudatario, Giuseppe De Sinno, detenne brevemente il possesso del feudo, fino all’entrata in vigore della legge del 2 agosto 1806, con cui il Regno di Napoli abolì definitivamente la feudalità.
Oggi Sava conta più di 16.000 abitanti con una superficie pari a 44,57 km². Il Comune fa parte dell'Associazione Città del Vino dal 1994.
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Sezione
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comune