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Titolo
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Manduria
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Descrizione
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Situata sulle Murge Tarantine, Manduria è una delle città più estese e dinamiche della provincia di Taranto. La sua crescita e importanza derivano dalla posizione strategica: si trova infatti all’incrocio delle principali vie di comunicazione tra i territori di Taranto, Lecce e Brindisi. Il suo sviluppo si alimenta da un territorio fertile e generoso, punteggiato di ville rurali e aziende agricole, dove prosperano vigneti e oliveti. Qui nasce il celebre Primitivo D.O.C., un vino pregiato che rappresenta uno dei simboli enogastronomici della zona.
Manduria vanta origini antichissime. Secondo la tradizione, fu fondata diversi secoli prima di Cristo dai Messapi, popolazione di probabile origine egeo-cretese o illirica. Solo in tempi recenti, questa civiltà ha ricevuto attenzione scientifica approfondita. Le migrazioni che portarono all’insediamento dei Messapi risalirebbero al X-XII secolo a.C., con successive ondate illiriche. Alcune leggende raccontano persino di fondatori cretesi o fenici.
Come parte della dodecapoli messapica, Manduria fu uno dei centri più influenti di quest'antica federazione. Secondo lo storico Plutarco, fu proprio sotto le sue mura che cadde, nel 338 a.C., Archidamo, re di Sparta, accorso in aiuto dei Tarantini.
Durante la seconda guerra punica, Annibale si accampò nel territorio, conquistando la città. Successivamente, il console romano Quinto Fabio Massimo la assediò e la espugnò, facendo circa quattromila prigionieri, come riportato da Tito Livio nelle sue Storie.
Nei secoli seguenti, Manduria subì varie dominazioni: Bizantini, Longobardi, Goti, Saraceni e Agareni si alternarono nel governo e nelle incursioni. La cittadina si ritrovò così al margine del cosiddetto “Limitone dei Greci”, linea di confine tra le due culture dominanti. La parte urbana finì sotto l’influenza bizantina, mentre l’area rurale passò ai Longobardi — traccia visibile in alcuni toponimi ancora attuali.
Nonostante l’arrivo dei Normanni e l’imposizione del rito cattolico, sopravvissero a lungo elementi del culto greco. Fu Ruggero, nel 1090, a ricostruire la città nella zona orientale dell'antica Manduria messapica, battezzandola Casalnuovo (o “Case Nuove”).
Dopo secoli poco documentati, nel 1572 la Regia Corte vendette il marchesato al principe Davide Imperiali, della famiglia genovese Imperiale, che lo mantenne per due secoli, fino alla morte senza eredi di Michele IV nel 1782.
Il fervore edilizio di quel periodo è testimoniato dalla costruzione di numerose chiese e conventi, segno del ruolo sempre centrale della città, situata com’è lungo la via Traiana, equidistante da Brindisi, Taranto e Lecce. Nel 1789, per volontà della cittadinanza, il re Ferdinando IV concesse la possibilità di recuperare l’antico nome: Manduria.
Con l’Unità d’Italia, la città conobbe un importante sviluppo demografico, pur colpita da dure epidemie, come quelle di colera del 1865 e del 1886. Da allora, Manduria ha proseguito il suo percorso di crescita, rimanendo fedele alla sua identità storica e culturale.
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Sezione
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comune